Acciaio Cor-Ten:


La caratteristica principale dell’acciaio Cor-Ten è l’ottima resistenza alla corrosione degli agenti atmosferici: la naturale ossidazione si assesta formando una patina protettiva che non si modifica più nel tempo.

E’ definito un metallo vivo perché se la patina superficiale viene intaccata o scalfita, il processo di ossidazione riparte fino a costruire una nuova protezione.

In normali condizioni ambientali, questa patina si forma in circa 18-36 mesi e il suo colore varia da un arancio iniziale fino ad una tonalità bruno-rossastra, la tipica colorazione ruggine che conferisce al materiale un effetto non solo estetico ma protettivo. Le sfumature che si generano sono originali, inimitabili, e garantiscono delle opere uniche.

Tuttavia, la formazione passiva del film protettivo avviene in presenza delle seguenti condizioni:

- cicli alternati asciutto/bagnato: il film di ossido protettivo del corten si forma con l’alternanza di bagnarsi ed asciugarsi continuamente;

- contatto con l’atmosfera: per questo motivo si presta per costruzioni urbane esterne;

- azione della luce solare;

- assenza di ristagni permanenti con l’acqua;

- non devono essere applicate sostanze (pitture, cere e vernici) prima della formazione e crescita del film di ossido protettivo passivante;

- il corten non deve essere posto in vicinanza di cloruri (l’acqua del mare per esempio) perché impediscono la formazione della pellicola o possono favorire la corrosione.


Intonaco di calce:

L’intonaco rende omogenee le pareti sulle quali sono stati fatti passare impianti, dense di fori, tracce, tubazioni.

L'intonaco interno ha la funzione di assorbire l'umidità superficiale delle pareti che si forma perchè la temperatura scende sotto il punto di condensa. Un buon intonaco deve evitare i fenomeni di gocciolamento. Quello che dovremo pretendere da un intonaco è, quindi, un ottimo rado di igroscopicità, ossia una ottima capacità di assorbire e disperdere lentamente, sia verso l'esterno sia verso l'interno, l'eccesso di umidità relativa presente nell'ambiente. 

L'intonaco a base calce assolve egregiamente a queste esigenze, a differenza dell'intonaco a base cemento la cui igroscopicità è drammaticamente più bassa.

Purtroppo la maggiore facilità nella stesura di un intonaco a base cemento e quindi il minor costo ha generato una enorme diffusione degli intonaci cementizi negli ultimi 50 anni a discapito della calce.

Gli intonaci realizzati con calce idraulica presentano caratteristiche come la traspirabilità e porosità permettono la cattura dell'umidità e delle sostanze nocive presenti nell'aria e la ridistribuizione di quest'ultima. Funziona come un disinfettante naturale: grazie alla sua capacità di assorbire l'acqua superficiale dalle pareti toglie nutrimento a spore, batteri e muffe evitandone la prolificazione.

Pietra vera:

La pietra si impone come un materiale senza tempo, bello da vedere e anche “vivo”, in costante trasformazione modificandosi e si caratterizzandosi pur mantenendo invariata la sua bellezza.

Si tratta di un prodotto naturale, quindi ecologico, le cui proprietà sono determinate dai minerali che costituiscono il tipo di roccia da cui deriva. La pietra naturale è sostenibile, si tratta infatti di un materiale tra i più ecocompatibili e con meno impatto ambientale che esistano. Infatti ogni frammento della filiera di lavorazione è riutilizzabile e soprattutto non contiene sostanze inquinanti.


Nel tempo i metodi di lavorazioni hanno valorizzato una caratteristica della pietra naturale, ovvero la sua varietà e originalità, poiché ogni pietra è diversa dall’altra, unica per conformazione, venature e colorazioni. Ogni pezzo è unico e, quando lo si combina con altri materiali, si ottengono risultati originali e raffinati ed è perfetta per decori cromatici sempre diversi e inimitabili. Non si presenta insomma come un prodotto industriale uniforme.


La robustezza è uno dei punti di forza del materiale, che riesce a resistere a carichi altamente pesanti senza riportare alcun danno. La resistenza si estende alla capacità di sopportare alla perfezione agenti atmosferici come la grandine, il ghiaccio, la neve, l’umidità e il vento, evitando le muffe e altri inestetismi estetici.

Infine la pietra naturale è un prodotto che in un certo senso si collega alla nostra storia, al territorio a cui è legato e dove viene lavorato, ci restituisce insomma l’antico sentire della nostra cultura millenaria. La pietra è una testimone del tempo in continua trasformazione, un materiale unico che coniuga avanguardia e tradizione.


Fibra di Legno:

Si tratta di un materiale completamente riciclabile e biocompatibile, che non è sottoposto ad alcun trattamento con prodotti chimici.

Viene prodotto a partire dalla lavorazione di diversi tipi di legno ed utilizzato sopratutto come isolante termico e acustico.

Gli alberi da cui viene solitamente estratto sono abete e pino, ll legno utilizzato proviene da foreste gestite in maniera responsabile secondo le severe regole del FSC® (Forest Stewardship Council®) o del PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes). In questo modo siamo sicuri che il legno provenga da foreste gestite in maniera sostenibile e socialmente responsabile. Questo non significa che per produrre della buona fibra di legno debbano essere abbattuti degli alberi “vivi”: essa infatti spesso proviene dagli scarti della lavorazione di segherie e fabbriche. Vengono realizzati panneIli pannelli impastando le fibre con acqua e pressando il tutto in appositi stampi. Successivamente, vengono lasciati essiccare fino a quando non raggiungono la durezza desiderata. La fibra di legno contiene un additivo ignifugo naturale, si tratta del fosfato di ammonio, un sale minerale costituito da fosforo e azoto contenuto anche in alcuni alimenti.

La porosità naturale e la composizione delle fibre fanno del legno creano un isolante particolarmente efficace con delle ottime prestazioni in termini di isolamento termoacustico ed una buona capacità di accumulo del calore. Ciò significa che anche nei mesi più caldi ritarda il passaggio del calore dall’esterno all’interno, mantenendo gli ambienti più freschi. Le mansarde infatti tendono a riscaldarsi molto in estate perché il tetto cattura il calore del sole su una superficie molto estesa.

Legno termocotto a 240 gradi:

Le tecniche di lavorazione del legno nel corso degli ultimi anni si sono concentrate sui sistemi di trattamento per renderlo più resistente, immarcescibile, stabile e lavorabile.

EVAPORAZIONE: Trattamento in vasche per i tronchi o cabine di evaporazione per i segati su legni ancora allo stato fresco, dove la permanenza a contatto con il vapore acqueo a oltre 90° per meno o più di 24 ore permette una omogeneizzazione di colore e/o variazione di colore verso lo scuro.

ESSICAZIONE IN FORNO: L'essiccazione artificiale è un procedimento fondamentale nella lavorazione del legno, poichè comporta notevoli vantaggi rispetto all'essiccazione naturale, come la riduzione del volume di scarto e dei tempi di stoccaggio. Fra le tecnologie dedicate all'essiccazione del legno, l'essiccazione tradizionale ad aria calda è senz'altro la più diffusa. Gli essiccatoi tradizionali utilizzano l'aria calda come vettore per estrarre l'umidità dal legno e trasferirla all'aria. 

AFFUMICAZIONE: L’affumicazione è un processo antiparassitario condotto su tranciati o parquet grezzi levigati di legni a PH acido. Il processo prevede la permanenza in autoclave di 2-3 settimane con Sali di ammonio scaldati a 60-70°, i quali convertono l’acido interno del legno in colore più scuro.

TERMOTRATTAMENTO: Il Termotrattamento è un processo che necessita di forni ad alta tecnologia. Infatti le tavole di legno sono inserite in un forno che porta la temperatura da 160° fino a 240° per un determinato periodo di tempo. Il legno perde ogni umidità interna diventando “anidro”,  in lieve sovrapressione rispetto all'ambiente estreno. L'umidità viene reintrodotta prima del temine del ciclo, per rendere il legno nuovamente lavorabile. Il legno rimane igroscopicamente molto più stabile di un legno semplicemente essiccato.  Attenzione: solo un trattamento termico da 160° a 240° può essere chiamato Termotrattamento.

TERMOVUOTO: Il termovuoto, è un processo brevettato che permette di raggiungere gli stessi risultati del termotrattamento ma con il mantenimento delle caratteristiche meccaniche del legno oltre al risparmio in termini di tempo, energia ed emissioni di gas inquinanti, poichè non immette gas nè vapore per scaldare e raffredare il legno, ma solo un sistema di scambiatori di calore con l'aria interna. 

Legno tecnica Shou Sugi Ban:

Le strutture ed i rivestimenti in legno per applicazioni esterne richiedono operazioni di manutenzione ripetitive al fine di proteggere le superfici dagli effetti degli agenti atmosferici.

Shou Sugi Ban è un’antica tecnica giapponese che brucia il legno per proteggerlo, si tratta di un trattamento ecologico che permette di prolungare la longevità dei manufatti lignei

Il termine Shou Sugi Ban si traduce letteralmente come “tavola di cedro bruciato”: la superficie del legno viene carbonizzata bruciandola con una fiamma e poi sigillata con olio di lino. In origine era realizzata sulle assi di cedro, essenza molto diffusa in Giappone, da cui il nome.

Lo strato di carbone che si forma migliora le performance e le prestazioni del materiale, rispetto a:


Resistenza al fuoco

La fiamma assorbe l’umidità contenuta tra le fibre, chiude i pori rendendo dura e compatta la superficie. Un naturale rivestimento che aumenta la capacità di resistere al fuoco.


Resistenza all’acqua

l legno è un materiale poroso e permeabile, igroscopico. Ha perciò la capacità di rilasciare o assorbire umidità, fino a raggiungere l’equilibrio igrometrico con l’ambiente circostante. Se è a contatto prolungato con l’acqua e in presenza di ristagni, può essere un terreno fertile per la crescita di funghi che causano la marcescenza del materiale. La bruciatura rende la superficie del legno idrorepellente impedendogli di assorbire l’umidità necessaria alla proliferazione dei funghi.


Resistenza agli attacchi biologici (funghi, insetti e termiti)

Il legno è un materiale naturale e organico, è perciò soggetto a degrado biologico, funghi e attacchi da parte di insetti xilofagi. Gli insetti vanno particolarmente ghiotti degli zuccheri presenti sottoforma di cellulosa (polisaccaride). Durante la pirolisi, l’emicellulosa e la cellulosa amorfa, si degradano preferenzialmente La loro combustione, lo rende inappetibile agli insetti.


Questa tecnica millenaria è un’alternativa ecologica ai tanti prodotti sintetici presenti oggi sul mercato: resine, plastiche, vernici, lacche, impregnanti, conservanti chimici.

Può essere usata su qualsiasi specie legnosa, dalle conifere alle latifoglie. Anche se i migliori risultati nella distribuzione uniforme della bruciatura sono stati notati sulle specie europee resinose come abete, larice, cipresso.

Si parla di una resistenza senza trattamenti di ben oltre i 50 anni e, nel caso venga effettuato un trattamento con olio di lino ogni 10 o 15 anni, la resistenza arriverebbe ad una durata di oltre 100 anni. La cosa sorprendente è che non c’è l’utilizzo di alcun prodotto chimico, ma solo degli elementi che la natura ci ha dato.


Sughero:

Il sughero Biondo nasce da un particolare tipo di quercia la quale non subisce alcun danno dalla decorticazione,.

Tra le sue caratteristiche principali ci sono una elevata elasticità, una notevole resistenza alle sollecitazioni fisiche e chimiche ed eccezionali proprietà di isolamento termico ed acustico.


Il sughero non rilascia sostanze chimiche nell’ambiente, è un validissimo schermo dalle onde elettromagnetiche provenienti dalle strutture metalliche presenti nelle costruzioni, è naturalmente traspirante e permeabile al vapore, non subisce variazioni dimensionali ed è inattaccabile dalla maggior parte degli agenti acidi, compresi gli acidi gastrici, e ciò lo rende indigeribile a insetti, roditori e volatili.

Calcestruzzo cellulare:

Il calcestruzzo cellulare è un materiale da costruzione recente, fu inventato infatti solo agli inizi del Novecento da un gruppo di ricercatori svedesi, guidati dall’ing. Ivar Sklud e dal prof. Lennart Forsen allo scopo di creare un materiale che avesse le stesse caratteristiche del legno, fosse quindi isolante, solido, semplice da lavorare, ma senza presentarne gli inconvenienti, in particolare la combustibilità e la scarsa resistenza all’acqua.

Il calcestruzzo cellulare aerato è un composto a base di una miscela di acqua, sabbia silicea, cemento e calce, generalmente conosciuto con il nome delle aziende che lo commercializzano come Siporex, Gasbeton, Thermalite e Ytong.

Il calcestruzzo cellulare presenta delle ottime proprietà dal punto di vista fisico:

- è molto leggero grazie alla sua struttura alveolare;

- è un ottimo isolante termico;

- isola molto bene dai rumori esterni grazie alle sue caratteristiche fonoassorbenti;

- è ignifugo;

- presenta un ottima permeabilità al vapore.

Isolante in calcestruzzo cellulare:

L’isolamento a cappotto non può prescindere dalle esigenze di traspirabilità della parete.

Nelle costruzioni, nuove o esistenti, la muratura contiene un’umidità di costruzione o di equilibrio che tende naturalmente a migrare dall’ambiente interno all’esterno e viceversa, a seconda delle stagioni: impedire questo flusso con materiali non traspiranti comporta irrimediabilmente patologie nel supporto e peggiora il clima dei locali abitati.

I pannelli termoisolanti in calcestruzzo cellulare sono realizzati in idrati di silicato di calcio autoclavato, prodotti con materie prime naturali quali sabbia, calce, cemento, acqua e una piccola percentuale di additivi porizzanti. La loro struttura minerale rimane inalterata nel tempo, garantendo sempre le stesse prestazioni.

Hanno una porosità superiore al 95% in volume e costituiscono un’alternativa ecologica ai materiali isolanti tradizionali, che contengono fibre o sono ricavati da materie plastiche Un processo produttivo sostenibile con minimi consumi di energia per contribuire in modo significativo alla tutela dell’ambiente.

La tipica porosità conferisce isolamento termico senza ricorrere a fibre dannose per la salute né a materiali sintetici, rendendo il prodotto salubre ed inattaccabile dagli insetti. Inoltre, essendo costituiti essenzialmente da calce e sabbia, risultano automaticamente compatibili con i supporti murari, fatti dalle stesse materie prime. Infine, la compattezza del pannello ha come ulteriore vantaggio il fatto che, una volta installato, non “suona” vuoto mantenendo così la sensazione di solidità del muro.



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